Il MoVimento 5 Stelle non ha mai restituito i 42 milioni di euro dei rimborsi elettorali. Ecco le prove

di Lapenna Daniele

Incappato in questo articolo di Giornalettismo, mi son chiesto se tutto ciò sia vero.

Beppe Grillo, leader del MoVimento 5 Stelle, e tutti i parlamentari, dicono di aver restituito i 42 milioni di euro ricevuti grazie al rimborso ai partiti politici.
Peccato che i soldi non li abbiano mai restituiti, anzi, non li hanno mai ricevuti.
Perché? Perché non ne avevano diritto.

STATUTO OBBLIGATORIO
Come spiegai nell' articolo inerente lo Statuto del M5S ( qui l' articolo ), sino al 2012 non era obbligatorio per un partito politico dotarsi di uno Statuto. Quando il M5S si è presentato al pubblico, Beppe Grillo riempiva le piazze e faceva supporre che avrebbe ottenuto ( come poi è avvenuto ) più consensi di quanto si potesse immaginare, nacque l' idea di una proposta di legge ( vuoi per mettergli i bastoni tra le ruote, vuoi per altri motivi ) che rendesse obbligatoria la presenza di uno Statuto. Il tutto, a pochi mesi dalle elezioni nazionali del 2013.

Così, con la Legge n.96 del 6 Luglio 2012, oltre a varie modifiche e precisazioni in merito ai partiti politici, fu reso obbligatorio uno Statuto.

Il M5s non ne aveva mai avuto uno, anzi, uno ce l' aveva, ma si trattava di un semplice elenco di regole di buon comportamento chiamato "Statuto-Non Statuto". Quindi doveva dotarsi subito di uno per poter partecipare alle elezioni imminenti.
Infatti il 18 dicembre 2012, appena due soli mesi prima delle elezioni e dopo la  modifica di legge approvata in parlamento, Beppe Grillo, suo nipote Enrico Grillo e il commercialista Enrico Maria Nadasi costituirono davanti ad un notaio l'associazione "Movimento Cinque Stelle" con tanto di Statuto ( ecco lo Statuto ufficiale del MoVimento 5 Stelle ).
Finalmente il M5s disponeva così di uno Statuto vero e proprio, uno statuto grazie al quale il Movimento aveva diritto ai rimborsi elettorali ai quali poi avrebbe rinunciato, secondo quanto ampiamente dichiarato prima e dopo le elezioni del 2013.

NIENTE DIRITTO AL RIMBORSO, NIENTE SOLDI RESTITUITI
ECCO LE PROVE



Me l' avevo già chiesto nel lontano Marzo 2013 ( questo l' articolo ): Grillo sapeva che non gli sarebbero spettati i 42 milioni di rimborsi elettorali? Nei comizi e sul blog gridava sostenendo che il M5s sarebbe stato l' unico partito a restituire i soldi ricevuti per le elezioni.
Peccato che non li abbiano mai ricevuti e, se li avessero ricevuti, non ne avevano diritto.

E le prove? Andando sul sito del Parlamento Italiano a questo link www.parlamento.it/1063 possiamo verificare quali partiti abbiano depositato il proprio Statuto. Nell' elenco non c'è il MoVimento 5 Stelle.
Indi per cui, niente Statuto depositato, niente rimborsi ricevuti. E quindi niente rimborsi restituiti.

Infatti a quest' altro link www.parlamento.it/1067 possiamo leggere
"Partiti ammessi ai benefici di cui agli artt. 11 (detrazioni fiscali) e 12 (destinazione del 2‰) del decreto-legge n. 149 del 2013, convertito in legge n. 13 del 2014"
ovvero partiti che sono in regola con la legge sui partiti e quindi beneficiano dei rimborsi elettorali. Nell' elenco, non c'è il MoVimento 5 Stelle.

Quindi le opzioni sono due:
A - Il MoVimento 5 Stelle non ha mai ricevuto i rimborsi elettorali, rispettando così la Legge n. 96/2012, dacché non ha mai depositato uno Statuto. Hanno quindi detto il falso sostenendo di averli restituiti

B - Il MoVimento 5 Stelle ha ricevuto i rimborsi elettorali come sostiene, forse li avrà pure restituiti, ma li ha ricevuti non rispettando la Legge perché non ne aveva diritto in base alla Legge n. 96/2012

La seconda opzione è un pò assurda perché, come ben sappiamo noi semplici cittadini, lo Stato facilmente chiede denaro, ma quando deve darlo, è molto rispettoso della Legge.
La prima è più vertiera in base all' affermazione di cui sopra perché il M5S, non avendo depositato uno Statuto, non ha beneficiato della Legge e quindi non ha ricevuto un euro di rimborsi elettorali.

Qual è dunque la verità?

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